Una storia di ghiaccio e passione

L’Hockey Club Blenio festeggia i suoi primi trent’anni

Quella dell’Hockey Club Blenio – nato trent’anni fa con il nome di Hockey Club Blenio Campra – è una storia che val la pena raccontare. Un po’ per la maniera in cui questa società è nata, un po’ per la sua capacità di giungere fino ad oggi malgrado le non poche difficoltà che derivano dalla gestione di una squadra di hockey su ghiaccio.

L’origine di questa bella realtà sportiva è da ricercare nella grande passione per l’hockey di alcuni ragazzini bleniesi. Siamo all’inizio degli anni ’80, e a Malvaglia, Corzoneso, Aquila e Olivone iniziano a sorgere, in posti il più possibile al riparo dal sole, le prime, artigianali piste. La voglia di giocare aguzza l’ingegno: bastano qualche asse, una canna dell’acqua abbastanza lunga e alcune belle notti gelide. I ragazzi iniziano così a cimentarsi con pattini e bastoni; piano piano imparano a pattinare, a controllare il disco, a giocare a hockey. Le occasioni per confrontarsi con i coetanei degli altri paesi sono i tornei dei bar, momenti importanti per mettere alla prova le proprie capacità e per passare qualche ora in buona compagnia. Ed è in seguito all’entusiasmo suscitato da uno di questi tornei (tenutosi in Campra) che in alcuni di questi ragazzi inizia a nascere l’idea di unire le forze e fondare una squadra della Valle.

Proprio in Campra, una sera d’inverno nel 1983, viene fondato l’Hockey Club Blenio Campra: il presidente è Stefano Buzzi. Grazie alla disponibilità di Marino Vanzetti, titolare del centro nordico, la pista di ghiaccio viene modificata per soddisfare i regolamenti: il campo di gioco viene ampliato e si alzano le balaustre. La squadra, allenata da Osvaldo Facchi, è pronta per il suo primo campionato.

La stagione 1983/84, quella del debutto, termina con l’ultimo posto in terza lega a pari merito con l’HC Lavorgo, unica compagine battuta in quell’inverno. L’anno successivo l’HCBC gioca nel neo costituito campionato di quarta lega.

Nel corso degli anni novanta iniziano ad arrivare i primi rinforzi da fuori Valle, dando così il via a una bella e consolidata tradizione che vede giocatori provenienti da tutta la Svizzera italiana vestire la maglia verde della squadra bleniese; innesti che aiutano a migliorare il livello del gioco, la cui qualità aumenta di anno in anno, portando la società a togliersi qualche importante soddisfazione sportiva.

Nel contempo viene costruita la nuova pista di Biasca, a cui la squadra fa sempre più riferimento per allenamenti e partite. La struttura naturale di Campra viene progressivamente abbandonata. Con la pista, cambia anche il nome e così, dal 1996, la squadra si chiama Hockey Club Blenio.

Verso la fine degli anni novanta la società conosce un rilancio che porta a uno dei periodi sportivamente migliori della squadra, che riesce a confermarsi con regolarità ai vertici delle classifiche. Nel 2003 viene addirittura raggiunta la promozione in terza lega, grazie anche al lavoro e all’esperienza dell’allenatore luganese Bruno Bizzozero, ex giocatore di Lega nazionale trasferitosi in Valle e tutt’ora sulla panchina. Il cambio di categoria si fa però sentire e l’anno successivo si torna in quarta. Ancora una volta la squadra si aggiudica il campionato, ma questa volta si decide di rinunciare alla promozione.

La storia continua, si giunge a oggi, fra campionati più o meno soddisfacenti. La passione è però la stessa degli inizi: ed è grazie ad essa che questa bella realtà bleniese è riuscita, fra alti e bassi, a mantenere il proprio posto nel panorama dell’hockey amatoriale ticinese. Confermarsi non è semplice, si sotto il punto di vista sportivo, sia dal punto di vista societario. Ma la voglia di continuare è tanta e l’HCB ha davanti a sé un futuro sicuro. Molti giocatori bleniesi, partiti per fare altre esperienze fuori dalla valle, stanno tornando a dar manforte alla squadra che li ha visti muovere i primi passi sui pattini. Niente di meglio per festeggiare il trentesimo anniversario.