30 anni per l’hockey club Blenio

Giocare a hockey in Valle di Blenio

Il traguardo del trentesimo anniversario che l’Hockey Club Blenio si appresta a festeggiare ci offre lo spunto per conoscere un po’ più da vicino questa società, nata nel 1983 sulle ali di una grande passione per questo sport. Abbiamo incontrato chi questo club lo conosce bene: Luigi Arcioni – fondatore, ex giocatore e attuale vice presidente dell’HCB –, e Mauro Giamboni – giocatore e presidente dal 2010, anno in cui ha raccolto le redini del sodalizio con l’obiettivo di dare continuità all’ottimo lavoro svolto dai suoi predecessori, Eliano Ferrari e Donato Sarcinella.

Con loro cerchiamo di capire cosa significa gestire una squadra di hockey nella nostra realtà e di vedere come sono cambiate le cose in questi trent’anni.

Le cose sono cambiate eccome,” inizia Luigi, fra i fondatori della squadra. “Nei primi anni eravamo noi giocatori a preparare la pista di Campra, aiutando Marino Vanzetti a mettere le reti e a rigare il ghiaccio; così le spese erano molto minori, e riuscire a disputare un campionato era sicuramente più semplice”.

Oggi è comodo poter giocare e allenarsi alla pista di ghiaccio di Biasca”, continua Mauro, “anche per i molti giocatori che vengono da fuori valle; tornare a un impianto naturale come quello di Campra sarebbe impensabile, già solo per il calendario del campionato, più lungo rispetto al passato. Però i costi per l’affitto del ghiaccio sono notevoli, e pesano molto sulle casse della società”. Anche se i Comuni bleniesi e diversi sponsor forniscono un certo sostegno finanziario, per riuscire a garantire la partecipazione ai campionati, negli anni si è resa necessaria l’organizzazione di eventi e manifestazioni ricreative – fra cui il più importante è il torneo di beach volley a Olivone – che aiutano a rimpolpare le tasche. L’altro importante introito deriva dalle tasse sociali versati dai soci e dai giocatori.

Parlando di piste e di affitti, Luigi inizia a parlare di quello che forse è il più grande rammarico di questi trent’anni: “Come la Valle Verzasca e la Valle Maggia, anche noi avremmo potuto avere una nostra pista di ghiaccio; c’eravamo interessati, ma purtroppo non c’è stata la determinazione adatta per riuscire a realizzare questa idea. Poi è arrivata la pista di Biasca e tutto è finito lì”.

Anche sportivamente, riuscire a svolgere un campionato di terza lega (categoria a cui è attualmente iscritta la squadra) a buoni livelli è diventato difficile: “La qualità del gioco è molto aumentata anche nei campionati minori, non basta più saper semplicemente stare in piedi sui pattini,” dice Luigi. “Non abbiamo mai avuto alle spalle un settore giovanile vero e proprio, (anche se nei primi anni veniva proposta una scuola di hockey per i bambini e per un certo periodo è stato addirittura organizzato un torneo per i Moskitos),” spiega ancora Mauro, “ed è anche per questo che, per garantire alla squadra una certa qualità, si è dovuto cercare giocatori anche al di fuori della valle. È comunque una grande soddisfazione vedere l’entusiasmo e l’impegno con cui questi ragazzi portano o hanno portato la maglia dell’Hockey Club Blenio. Gente proveniente da ogni parte della Svizzera italiana con alle spalle esperienze diverse, anche in Lega nazionale (tra cui Davide Bonvicini, ex HC Lugano, Alessandro Reinhart e Gabriele Pons, ex HC Ambrì-Piotta)…

Ma anche dalla Valle di Blenio sono usciti validi giocatori. Il primo è forse stato Gianni Rebai, che a metà degli anni ottanta è andato a giocare nelle giovanili dell’Ambrì-Piotta. Altri dopo di lui hanno fatto un’esperienza altrove, o nelle giovanili dell’HCAP o in squadre che militavano in categorie superiori; ma ora sembrano voler tornare a giocare a hockey in Valle di Blenio: “Fa molto piacere vedere come alcuni di questi ragazzi bleniesi, dopo aver giocato in categorie superiori, stanno tornando a dare una mano a rilanciare la squadra. È anche grazie a loro che la storia dell’HCB continua, e anche con buonissime prospettive…

È l’ottimismo quindi a caratterizzare questo trentesimo anniversario. Anche per questo si intende festeggiarlo degnamente, come merita la storia di questa società, che intende andare avanti per molti anni ancora. “I nostri obiettivi,” conclude il presidente, “sono sempre quelli di riuscire a mantenere la squadra a un certo livello nei campionati minori e soprattutto di dare l’opportunità ai giovani della valle di avvicinarsi a questo sport”.